Fabio Bandello
chef
Deve la sua passione per la cucina a sua madre, a cui pensa sempre con affetto, soprattutto ora che non c’è più. Lo ha spinto a scegliere la scuola alberghiera e, una volta varcata quella porta, ha trovato terreno fertile per il proprio talento.
Gli piace entrare in tutto per quello che concerne la ristorazione, ma se dovesse scegliere il suo campo d’azione più congeniale, quello che riguarda i primi piatti è in pole position. I risotti sono nelle sue corde da sempre.
Il progetto di Incoho lo ha incuriosito da subito e lo ha spinto a puntare sulla squadra che è alla base, con la consapevolezza che il livello di qualità e professionalità è alto.
La cucina italiana ha per lui un ventaglio di sorprese tra le sue materie prime che non ci si può non innamorare, ma è anche la più difficile da interpretare perché ha caratteristiche specifiche da regione a regione.
Convinto che il Salento abbia delle potenzialità ancora inespresse a livello culinario, ha la certezza che le nuove generazioni di imprenditori e addetti al settore, dal semplice contadino ai media che diffondono le notizie, hanno già contribuito a cambiare l’aria.
L'aria sta iniziando a cambiare.